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domenica 22 ottobre 2017

4 modi per cuocere le castagne

cuocere le castagne

L’autunno è il mese del cambio di stagione, la prima nebbia, le foglie che diventano rosse e cadono sui marciapiedi e delle castagne. 
Amo particolarmente questo momento per sedermi al caldo a casa e godermi il rito di sgranocchiarle insieme con la mia famiglia. Tocca sempre a me cuocerle e soprattutto inciderle, anche se spesso ricorro ad aiutanti più pazienti per questa operazione.
Ci sono tanti modi per cuocere le castagne a casa, ogni tipo di cottura restituisce questo prezioso frutto autunnale in differenti modi: lesso, morbido perfetto per fare torte o preparazioni salate, abbrustolito da mangiare così o da gustare il giorno dopo dentro il latte per colazione. Siete pronti a scoprire come cucinare le castagne a casa?
come cuocere le castagne


Castagne al microonde in 4 minuti

Uno dei modi nuovi che ho imparato per cuocere le castagne è quello al microonde, non ci avevo mai pensato, anche perché è da poco che ho questo piccolo elettrodomestico a casa e perché mi sono sempre piaciute le castagne croccanti. Da poco ho apprezzato quelle morbide e spellate, una vera bontà che si conserva anche per molto tempo.
Ecco la preparazione delle castagne al microoonde in pochissimi minuti:
Primo passo di ogni preparazione è quello di incidere le castagne a croce o con un taglio orizzontale, in modo che non esplodano e risulti molto più facile pulirle.
Una volta incise le castagne vi basterà immergerle in una bacinella d’acqua per farle un po’ ammollare. Dopo questa operazione che richiede 10 – 15 minuti, possiamo procedere alla cottura.
Prendete 2 recipienti adatti per essere inseriti in microonde, ad esempio il vetro, una riempitela d’acqua, l’altra con le castagne, una piccola quantità per volta. Inserite nell’elettrodomestico e impostate la potenza di 750 watt per 4 minuti.
Una volta estratte dal microonde lasciatele riposare in un panno asciutto per pochi minuti e poi sbucciatele.

Castagne in padella forata

caldarroste a casa - ecodellecoUna delle preparazioni più classiche delle caldarroste è quella con la classica padella di metallo con i fori, da mettere nel camino, sulla brace e per chi non ha la fortuna di averla, anche il gas.
Il procedimento è il medesimo per la preparazione, ovvero incidere le castagne con un taglio superficiale e poi riporle in una padella con il fondo bucato, da mettere sul fuoco a fiamma alta, coperte con un coperchio di metallo.
Questo metodo richiede pazienza e una buona cappa aspirante perché spesso le castagne fanno fumo, ma anche il classico profumo adorato delle caldarroste. Girate le castagne spesso per non farle carbonizzare.
Un trucchetto: spruzzate di tanto in tanto un po’ di acqua salata per mantenerle umide, una volta acquistato colore chiudetele in un cestino con un panno pulito sopra e mettetele a raffreddare un po’ sul davanzale, l’umidità generata vi aiuterà a sbucciarle.

Castagne al forno

Sempre per chi ama le castagne abbrustolite, un metodo più facile è quello di metterle in forno. Anche qui ricordate di inciderle e di lasciarle a mollo per 20 minuti in acqua tiepida per farle ammorbidire.
Una volta scolate riponetele in una teglia capiente in modo che non si sovrappongano con la parte incisa in alto, aggiungete sale e rosmarino a piacere e lasciate cuocere per 30 minuti a 200 gradi. Controllate la cottura e girate di tanto in tanto. Una volta cotte riponetele a raffreddare in un cartoccio.

Castagne lesse

Un metodo altrettanto classico per cuocere le castagne è lessarle in acqua salata o non, la tradizione vuole che le castagne siano legate insieme in trecce e che una volta cotte si lascino integre e si conservino per le feste da consumare incidendole e sbucciandole o schiacciandole in bocca.
Queste castagne sono tipiche delle fiere del periodo di Sant’Ambrogio per i milanesi, noi le mangiavamo da piccoli alla fiera degli obei obei.
Questa volta le castagne non dovranno essere incise, ma saranno cotte in una pentola capiente, coperte da acqua e un coperchio. Il tempo di cottura va dai 30 ai 40 min dipende dalla quantità, al primo bollore abbassate la fiamma e coprite le castagne. Spesso si lasciano raffreddare nella loro acqua di cottura prima di asciugarle con cura e conservarle in un posto arieggiato.

Le castagne lesse sono ottime da mangiare così, o dentro il latte caldo la mattina a colazione, una vera golosità autunnale.

E voi come le preparate le castagne o le caldarroste?

Che metodo preferite?

Ecomondo: Green & Circular Economy


Mancano poco più di 2 settimane a Ecomondo 2017 che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre, la fiera della green e circular economy è giunta alla 21esima edizione e si riconferma uno degli eventi internazionali più importanti sul tema.
Il format unisce in un unico luogo tutti i settori dell’economia circolare dal riciclo e recupero delle materie prime e materiali ed energia allo sviluppo sostenibile.

L’Italia prima in classifica in Europa per il riciclo dei rifiuti

Il nostro Paese ricopre in ruolo di capolista nell'efficienza energetica, nel riciclo di rifiuti e della produttività delle risorse, Ecomondo è, di fatto, un punto di riferimento per queste tematiche, un luogo d’incontro, dialogo e scambio di conoscenze importanti a livello internazionale. 

Il modello di Città sostenibile: energie rinnovabili e piani per la mobilità sostenibile

In concomitanza con Ecomondo quest’anno si svolgerà Key Energy, la fiera delle Energies for climate, che ha lo scopo di esplorare e presentare le soluzioni e le applicazioni per migliorare l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. Questo filone si integra pienamente con quanto fatto dal 2009 da Ecomondo, ovvero cercare di proporre all'interno dello spazio espositivo un modello ideale di Città Sostenibile, grazie a modelli di urbanizzazione, tecnologie e progetti di mobilità volti a migliorare la vita dei cittadini in chiave green e sostenibile.

Temi trattati e padiglioni di Ecomondo

Ecomondo - Fiera Rimini 


Nei 113.000 mq espositivi saranno presenti 1200 espositori e 9000 buyers internazionali, i temi trattati saranno molti:
  • riciclo e risorse
  • industria e bioeconomia
  • bonifica e rischi ambientali
  • acqua 
  • energia 
  • mobilità sostenibile.

Stati Generali della Green Economy

All’interno di questa edizione inoltre saranno ospitati gli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, formato da 66 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo economico.
L’obiettivo di questa iniziativa giunta alla sesta edizione è quello di implementare una piattaforma per lo sviluppo di una green economy in Italia attraverso l'analisi dei potenziali positivi, degli ostacoli, nonché delle politiche e delle misure necessarie per migliorare la qualità ecologica dei settori strategici.

Per conoscere il programma completo, i padiglioni e gli eventi collaterali di Ecomondo OFF visitate il sito ufficiale a questo link.


domenica 8 ottobre 2017

Decluttering: il cambio di stagione, come farlo e perché serve


L'autunno è arrivato, non possiamo farci nulla!
Qualche settimana fa, al primo frescolino della stagione, mi sono ritrovata a piangere davanti all’armadio in cerca di qualcosa di caldo e decente da indossare in ufficio, risultato? Crisi isterica, perdita di tempo, abbinamenti strampalati e raffreddore il giorno dopo.
Il mio armadio era un disastro! A portata di mano avevo solo indumenti estivi, vestiti che non avrei mai più messo non solo la prossima estate ma anche MAI, la mattina facevo sempre ritardo e mi sentivo sciatta e poco curata.
Nel mio caso però fare ordine o il famoso e temuto “cambio di stagione” non sarebbe servito a risolvere i miei problemi, perché erano due anni che non trovavo più alcuni maglioni e avevo purtroppo abiti che non mi stavano più bene, consumati e bruttarelli.

Cambio di stagione o cambio di armadio: è tempo di scegliere


Serviva il declutter… che detto in parole nostre è un ripulisti dell’armadio, per ancora più breve una cernita sistematica di tutto il contenuto e la selezione degli indumenti.

La spinta mi è stata data da Valentina dell’Angolo del Focolare, una youtuber che adoro e che seguo da tantissimo tempo. Valentina ha creato un gruppo su Facebook dedicato al Guardaroba Capsula e un mini corso fatto benissimo che vi consiglio vivamente di seguire, se non altro per la positività che emana la Vale.

Selezione dei vestiti: metto davvero queste cose?

Il mio piano d’azione è stato fulmineo e istintivo: ho aperto l’armadio ho tirato fuori tutto e ho invaso il letto e il pavimento di abiti, grucce e accessori. Mio marito a momenti sveniva dalla paura, ma prima o poi dovrà farlo anche lui e allora riderò un sacco.
Con l’armadio vuoto ho potuto pulire l’interno, ritrovare i vestiti persi che erano caduti dalle grucce e si erano stratificati sul fondo, facendo il posto per i vestiti di stagione e quelli che volevo tenere.
Ho esaminato i capi, mettendo nei sacconi da donare quelli in buono stato ma che non mettevo da tempo, selezionando quelli rotti o consumati da differenziare.
Ho controllato anche negli scatoloni che avevo sul fondo del guardaroba, selezionato anche quelli in modo da fare spazio e riporre con maggior cura tutto.
Una volta scelto gli abiti da tenere ho messo a lavare il dovuto, perché una rinfrescata fa sempre bene!
Grazie a questo drastico impulso ho potuto fare spazio per la stagione nuova e spostare tutti i capi estivi nella parte alta, riporre lontano dalla polvere i costumi e gli abitini freschi salutandoli.


Tutto in vista: prossimo passo guardaroba capsula


Ora è tutto visibile e a portata di mano, non ho più grucce pesanti e ingombranti vuote che occupavano spazio, vestiti stratificati su un solo ometto, e posso scegliere meglio e più velocemente.

Questo è il primo passo verso la vera e propria costruzione del guardaroba capsula, che però riservo alla prossima puntata e hai consigli di Valentina L’angolo del Focolare.

Leggi in nostro articolo su Humana e su dove donare gli abiti che non usi più!

Come ridurre gli sprechi in cucina: le verdure avanzate

riciclo verdure - ricetta - ecodellecologia
Cucina Ecologica - Non buttare le verdure avanzate

Da un po’ di tempo sto sperimentando un piccolo trucchetto per ridurre gli sprechi di alimenti in cucina, in questo caso delle verdure.
Siamo solo due a casa e quindi spesso durante la preparazione delle ricette piccole quantità, che se lasciate a metà nel frigo vanno a male e vengono sistematicamente buttate dopo poco.

Sta arrivando il periodo delle zuppe e dei risotti, molto spesso a base di verdure, quindi mi sono detta "perché non provare a conservarle crude nel congelatore?" Ho iniziato questo esperimento, scegliendo di usare un sacchetto di quelli "apri e chiudi" per tenere ogni volta gli avanzi di verdura, ad esempio: hai fatto le verze ma le foglie esterne sono troppo dure essere saltate insieme alle altre? È avanzato mezzo peperone, o un gambo del sedano, le foglie esterne dei finocchi, o il ciuffo di cipollotti fresco? Ma anche le zucchine ammaccate e le carote che si stanno appassendo in frigo. Taglia tutto e inseriscilo nel sacchetto gelo.

Puoi fare un mix aggiungendo nello stesso sacchetto tutte le verdure insieme, oppure dividerle in più sacchetti se hai spazio e varierà.


Cosa succede quando il sacchetto è pieno?


Il mix di verdure surgelate sono un ottimo salva cena, alcuni esempi delle ricette che ho realizzato:
  •         Un gustoso minestrone che potete arricchire con legumi, patate o cereali
  •          Vellutate e passate da accompagnare con riso o pasta oppure da sole e come sughetto
  •          Brodo vegetale per secondi o risotti
  •         Basi per risotti (zucca, zucchina, peperoni o porri)

Puoi usare tutto il sacchetto o la quantità che ti serve di volta in volta. Unica sola regola: metti la data sul sacchetto e ripromettiti di usare le verdure alla fine del mese senza lasciare passare troppo tempo.

Cosa ho imparato da questo esperimento di cucina ecologica?

Ho imparato che si avanzano di volta in volta alimenti ottimi da conservare, buttarli via è un vero peccato, inoltre surgelarli può essere una mossa furba per risparmiare tempo, perché sono già lavati, tagliati, pronti per essere saltati in padella o per essere bolliti o brasati. In pochi minuti ho un piatto furbo o una base per altre ricette.


Che ne pensate di questa idea? Avete provato questo trucco zero spreco? 

domenica 23 luglio 2017

Lamazuna: beauty a impatto zero novità al Sana 2017

Cosmesi zero sprechi ecosostenibile - Foto dalla pagina Facebook di Lamazuna

Tutto pronto per Sana 2017: il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale che si terrà a Bologna dall’8 all’11 settembre. Tra le novità di questa edizione uno dei marchi di eco cosmesi francesi che sbarcherà in Italia: Lamazuna che ha scelto la manifestazione per fare il suo debutto da noi.
Il marchio, cui nome significa “bella ragazza” in georgiano, nasce 7 anni fa dall’idea della sua giovane fondatrice di azzerare la spazzatura derivata dai prodotti in uso per la cura della persona, partendo dal packaging.  Da qui una linea di prodotti beauty zero waste, che colpiscono per l’utilizzo, la versatilità e gli ingredienti biologici, vegan e certificati. 

I cosmetici zero waste Lamazuna sono realizzati con ricette fresche in maniera artigianale e dalla forma accattivante: dentifrici solidi che sembrano lecca lecca, burri corpo che sembrano pasticcini, dischetti struccanti lavabili simili a pancake, ma anche shampoo solido, deodorante e ovviamente contenitori per conservare i propri cosmetici ecobio.

Di marchi di cosmesi ecologici per fortuna negli ultimi anni sono nati tantissimi, è sorto anche una vero e proprio esercito di spignattatrici, ovvero di persone che i prodotti per la cura del corpo e i cosmetici fai da te lo producono a casa, con materie prime prese anche dalla dispensa. Ma anche i marchi noti si stanno piano piano sensibilizzando e prestano maggior attenzione all’INCI (leggi in nostro articolo e scopri come leggere gli ingredienti dei cosmetici).

Diamo ovviamente una nostra valutazione, soggettiva e molto profana, di questa linea di prodotti Lamazuna. Dai siti possiamo capire che i prodotti sono innovativi è vero, accattivanti (ti viene voglia di provare tutto) ma dal prezzo un po' altino: uno shampoo solido 13 euro e un contenitore di vetro con il tappo da 100 ml 5 euro. Tutti gli ingredienti e le ricette sono facilmente riproducibili a casa con pochi euro  (e questo sì che è abbattere gli sprechi), ovvio non tutti hanno la voglia e la pazienza di farlo. Per questo è apprezzabile l’idea e l’attenzione data a ogni prodotto, curato in ogni aspetto: ingredienti, packaging degradabile, e praticità. In più il loro messaggio è proprio in linea con i nostri principi.


Attendiamo di provare personalmente i prodotti per testarne anche la qualità e l’utilizzo quotidiano, nel frattempo vi lasciamo a qualche tutorial e ricetta di cosmesi fai da te per i più temerari e volenterosi di voi.



#Clothesforlove: la tecnologia a servizio della solidarietà

 Clothes For Love - Humana - ecodellecologia
Contenitore abiti usati Humana - Clothes For Love- Fonte facebook

Gli abiti che non usi più diventano un gesto d’amore per chi ne ha bisogno. Questa l'iniziativa di Humana in collaborazione con Unioncamere e Regione Lombardia che in questi giorni ha avviato un nuovo progetto, quello di trasformare la raccolta di vestiti usati in qualcosa di moderno e digitalizzato: Clothes for love.
Un grande cuore rosso dove inserire gli indumenti che non si usano più, dotato di un display computerizzato, ogni donazione corrisponde a un eco gift, ovvero un buono sconto o un buono di benvenuto che permette ai bambini di Chilangoma in Malawi di andare a scuola.

Dona gli abiti usati: un gesto sociale e ambientale

Il progetto #Clothesforlove di Humana nasce per favorire l’alfabetizzazione di questi ragazzi, in Malawi infatti l’80% dei bambini dopo cinque anni di scuola rimane analfabeta, questo perché il sistema scolastico prevede solo un insegnante ogni 100 alunni.
Humana collabora con istituti primari aiutando oltre 80 mila bimbi ad andare a scuola con regolarità, realizzando progetti di formazione di qualità, in ambienti adatti e con risorse idonee, tutto questo per abbattere l’abbandono scolastico.


Donare i propri abiti permette di sostenete questi programmi, oltre ad essere un gesto umanitario è anche un gesto ecologico, sociale molto forte. Donare è ancora più semplice e innovativo grazie a questo nuovo contenitore digitale che mette la tecnologia a servizio della solidarietà.

Close for love è un tour che toccherà diverse città della Lombardia da luglio 2017 a gennaio 2018, e punta a trasformare un gesto semplice di solidarietà e tutela ambientale in qualcosa di più, in un momento di dialogo con il cittadino che contribuisce a incentivare lo sviluppo del proprio territorio.
I buoni infatti sono spendibili per prodotti venduti nelle botteghe ma anche in servizi presso artigiani, piccoli esercenti e riparatori attivi localmente.

Un circolo virtuoso che unisce, progetti, bisogni e conoscenze, un esempio concreto di economia circolare con impatto positivo in termini sociali e ambientali.

Per questo ci piace e ve ne parliamo qui. Per qualsiasi altra informazione visitate il sito ufficiale di Humana.

Ecco dove trovare i contenitori Clothes forlove:

  • Milano – Simply Viale Corsica 21  - Durata: 11 luglio – 29 settembre
  • Varese – Piazza della Repubblica 25 - Da metà settembre
  • Brescia – Simply Via San Zeno 76 - Da metà settembre



Clothesforlove sarà anche a Lecco, Vimodrone (MI) – Centro Comm. Auchan, Como, Pavia,
Concesio (BS) – Centro Comm. Auchan e di nuovo a Milano e a Brescia, le date saranno presto disponibili sul sito.

venerdì 14 aprile 2017

Ecoturismo: natura, comfort e mare cristallino in Toscana


La bella stagione è già iniziata, le giornate si allungano, il caldo si fa già sentire e il grigiore di questo inverno è ormai un ricordo. Si pensa ormai alle vacanze, non solo quelle estive ma anche ai week end al mare e all’aria aperta. Per gli appassionati del mare e della natura una delle strutture perfette per una vacanza ecosostenibile il PuntAla Camping Resort, che unisce comfort, rispetto per l’ambiente e la possibilità di praticare sport con tutta la famiglia, oltre a splendide acque cristalline.


Mare e cicloturismo: alla scoperta della Maremma

Il PuntAla Camping Resort si trova in una posizione ideale anche climaticamente, tra Grosseto e il promontorio di Piombino, che consente di trascorrere vacanze da marzo a fine ottobre. Immerso nella macchia mediterranea e con una costa di spiaggia nel promontorio di Torre Civette, il resort è il posto ideale per coppie e famiglie che desiderano rilassarsi, godere delle bellezze naturali e dei meravigliosi panorami e scorci della Maremma.
Le escursioni nella natura sono uno dei punti di forza di questa struttura, che si trova in uno dei mari più premiati (5 Vele Legambiente e la Bandiera Blu), da qui è possibile inoltre seguire degli itinerari di cicloturismo alla scoperta del territorio: dalla  cittadina  medievale  di  Massa  Marittima, alle  località di  Castiglione  della  Pescaia  e della   nuova   Marina   di  Scarlino,   dai   siti archeologici  etruschi  di  Vetulonia,  alle  tipiche casine  sulla  spiaggia  di  Follonica.  Un migliaio di km da percorrere pedalando o a piedi lungo strade tranquille e immerse nella natura.


Comfort nel pieno rispetto della natura

Il Camping offre sistemazioni sia in tenda casetta sia in roulot e caravan, mobile house mette a disposizione la piazzola per le tende e diverse sistemazioni in “Hostel by Nature” a pochi passi dal mare, nella macchia mediterranea all’ombra di pini marittimi, sughere secolari e sottobosco. Anche la ristorazione e i pasti sono confortevoli grazie alla possibilità di ristorazione alla carta, il self catering, l’angolo cottura e il minimarket interno. 

Per maggiori informazioni visitate il sito a questo link 

lunedì 27 febbraio 2017

Come usare le banane troppo mature



Ci risiamo, abbiamo preso le banane ma ci siamo dimenticati di mangiarle e ora sono diventate nere, troppo mature. Non a tutti piacciono dolci e morbide, altri sono schizzinosi e alla prima macchietta si rifiutano di consumarle ma come fare a consumare le banane troppo mature?
Noi vi proponiamo 3 ricette antispreco con questo frutto dalle mille proprietà, ricco di potassio, vitamine fibre e antiossidanti, perfetti per il sistema immunitario.

Prova queste ricette con le banane mature e raccontaci le tue.

Pancake alle banane e farina integrale

ingredienti Pancake alle banane
Pancake alle banane 

Ingredienti variabili in base a quello che avete in frigo.
  • 2 banane mature
  • 300 grammi di farina integrale
  • 1 bicchiere di latte (vegetale o a piacere)
  • 1 uovo
  • 8 grammi di lievito in polvere
  • 30 grammi di olio di semi
  • Un pizzico di sale

Schiacciate le banane e aggiungete il pizzico di sale, amalgamate fino a quando non saranno una crema fluida. Aggiungete a pioggia la farina setacciata precedentemente mischiata con il lievito, gradualmente aggiungete il latte quanto basta per avere un impasto fluido e morbido.
Lasciate risposare il tutto per qualche minuto, vedrete delle bolle formarsi nell'impasto.
Ungete una padella piatta e larga con l’olio di semi, scaldate e versate a velo l’impasto, quando lo vedrete crescere, staccatelo con una spatolina e fate cuocere dall’altro lato.
I pancake saranno pronti per essere consumati subito oppure freddi con crema allo yogurt magro e scaglie di cioccolato.

Frullato energetico alla banana

ricetta Frullato energetico alla banana
Merenda energetica prima dello sport

Per questa ricetta perfetta per colazione o uno spuntino prima dello sport vi servirà:
  • una banana matura,
  • un bicchiere di latte vegetale o acqua se non avete altro,
  • cannella e cacao in polvere a piacere,
  • una spruzzata di limone,
  • granella di mandorle per guarnire.


Munitevi di mixer e versate tutti gli ingredienti ad eccezione della granella di mandorle, frullate il tutto per qualche minuto finché non otterrete un frullato denso e schiumoso, simile a un cappuccino. Guarnite con scaglie di mandorle o di cocco a piacere, una spruzzata di cannella.


Banana bread all’avena

ricetta torta banane mature
Torta alla banana e avena
Ingredienti
  • 250 grammi di banane mature
  • Una bustina di lievito per dolci
  • 50 ml Latte di soia
  • 100 grammi di farina d’avena
  • 100 grammi farina integrale
  • 2 uova

Frullate la banana fino ad ottenere una crema, aggiungete  le uova e mescolate ancora.
Unite la farina setacciata precedentemente mescolata con il lievito, aggiungete il latte di soia o vegetale, mescolate con le fruste per un impasto morbido e senza grumi.
Riponete in uno stampo per pluncake o in pirottini per cupcake, guarnite con avena intera e fate cuocere in forno preriscaldato per 50 minuti a 160- 180 gradi.  


Buona merenda antispreco, salutare e naturale.

Fa’ la cosa giusta 2017


È arrivata alla 14 esima edizione Fa’ la cosa giusta, la fiera del consumo critico e gli stili di vita sostenibili. Noi de L'eco dell'ecologia da sempre partecipiamo con grande curiosità ed entusiasmo, perché possiamo ritrovare amici e fornitori che conosciamo da anni, e scoprirne di nuovi ogni volta.

L’edizione di Fa' la cosa giusta 2017 si terrà a Fiera Milano City dal 10 al 12 marzo, come ogni anno le novità saranno tante, tra laboratori per bambini, aree tematiche, workshop, espositori e ristoratori che hanno fatto del green e della sostenibilità il loro cavallo di battaglia.

Non mancheranno le mostre e i “polmoni culturali” delle vere e proprie isole al consumo consapevole, potete scoprire tutte le iniziative a questo link.

Salumeria del Design - Fonte Fa' la cosa giusta.
Tra le novità di questa edizione che non vediamo l’ora di vedere anche le Botteghe creative del Riciclo e Riuso e il ciclobar di Salumeria del Design e Riciclo-riparo-riuso e non spreco con Giacimenti Urbani. Appuntamento anche con turismo sostenibile, per iniziare a pensare a viaggi e vacanze estive in mezzo la natura e in borghi da scoprire, e ristoranti solidali organizzati per non sprecare.

Le attività e gli spunti per vivere in maniera ecologica sono tantissimi, non ci resta che darvi appuntamento in fiera dal 10 marzo.


10- 12 marzo
Fiera Milano City - Padiglione 3-4. 

Ingresso 10 euro con libro in omaggio Dal piatto alla pianta e I trucchi del birraio formato epub.
La fiera è organizzata da Terre di Mezzo Editore.

Tutte le informazioni sul sito ufficiale.




domenica 26 febbraio 2017

Taglieri d'autore: Contest per design organizzato da Essent’ial


È da poco finita la Settimana della Moda milanese, che già fervono i preparativo per il Salone del Mobile e il suo frequentatissimo Fuori Salone, di cui seguiremo diverse iniziative green.
Oggi vi proponiamo un contest dedicato ai designer organizzato da Matteo Ragni Studio, in collaborazione con Essent’ial.

Avete tempo fino al 3 marzo per inviare la vostra proposta e partecipare al contest “Taglieri d’autore”, le 100 migliori proposte saranno stampate, applicate sul tagliere ed esposte ne Casello Ovest, all’interno del Fuori Salone di Porta Venezia in Design.



Perché vi proponiamo questo contest? Perché Esset’ial nasce nel 2016 e propone un idea innovativa nel mondo della stampa, proponendo oggetti realizzati in materiali naturali, come carta e cartone riciclati, e certificati FSC, e fibra di cellulosa lavabile. In linea con la propria educazione sostiene i temi della tutela ambientale portandola nella pratica produttiva e creando sinergie con l’economia del territorio e con designer.


Leggi di più su  Essent’ial.

Pagina facebook Matteo Ragni Design Studio.

«Coltivare l’intelligenza emotiva - Come educare all'ecologia» di Daniel Goleman

Uno degli obiettivi de L’Eco dell’Ecologia è quello di proporre esempi e consigli per vivere in maniera sostenibile e rispettoso dell’ambiente, grazie non solo articoli, tutorial ed esperienze, ma anche libri. Sviluppare una sensibilità ecologica ci consente di vivere la nostra quotidianità in maniera nuova, con un occhio più attento a quello che facciamo e alle scelte che prediamo, scelte e azioni che condizionano non solo la nostra vita e quella della nostra famiglia, ma che contribuiscono a cambiamento più ampio.
Oggi vi parliamo di Daniel Goleman, psicologo, giornalista e scrittore di cui vi avevamo proposto il libro Intelligenza ecologica, i questo post
Dal 2 marzo sarà disponibile il nuovo libro: «Coltivare l’intelligenza emotiva - Come educare all'ecologia» edito da Edizioni Tlön, scritto con  Lisa Bennett e Zenobia Barlow. 



Verso una nuova sostenibilità educativa: storie di attivisti, pionieri ed educatori

In questo nuovo libro Daniel Goleman e i suoi collaboratori raccontano le storie di attivisti educatori e pionieri che tracciano per noi la via verso una nuova sostenibilità educativa, attraverso l’utilizzo dell’empatia per ogni altra forma di vita, della responsabilità delle nostre azioni e all'impiego dell’intelligenza emotiva, sociale ed ecologica che tutti possediamo.

Il libro nasce dall'idea che in questi anni di instabilità delle istituzioni gli educatori possano tracciare il cammino verso il cambiamento reale e verso una rinnovata sensibilità ecologica, così le storie, le testimonianze e gli esercizi di intelligenza ecologica presentati nel libro possono essere uno stimolo per riflettere e abbracciare con più consapevolezza un nuovi stile di vita.

Non ci resta che attendere l’uscita del libro il 2 marzo in libreria per approfondite questi temi grazie alla lettura, di cui vi restituiremo una breve recensione e spunti di riflessione nei prossimi articoli che pubblicheremo nel blog.


Coltivare l’intelligenza emotiva - Come educare all'intelligenza ecologica di Daniel Goleman, Lisa Bennett e Zenobia Barlow
Edizioni Edizioni Tlön, dal 2 marzo in libreria.


Edizioni Tlön nasce nel 2016 da un’idea di Andrea Colamedici, Maura Gancitano e Nicola Bonimelli con l’intento di creare un’integrazione tra studi scientifici e ricerca interiore.

Maggiori informazioni sulla pagina Facebook Tlon.


domenica 19 febbraio 2017

M'illumino di Meno: Accendi l’energia della condivisione per un vero cambiamento

citazione ambiente
Quote Energia - Fonte M'illumino di Meno.


Torna anche quest’anno M’illumino di Meno, l’iniziativa organizzata dalla trasmissione di Radio 2 Caterpiller, che da 13 anni invita le persone, i comuni e le istituzioni a spegnere le luci di case, negozi e monumenti per sensibilizzare sullo spreco energetico.

Noi rinnoviamo il nostro sostegno a questo evento, che quest’anno si terrà il 24 febbraio dalle 18.00 alle 20.00, in tutta Italia con centinaia d’iniziative diffuse.
M’illumino di meno non significa solo spegnere le luci per un giorno, a una determinata ora, M’Illumino di meno è una campagna che promuove stili di vita sostenibili e rispetto dell’ambiente ogni anno, l’impegno, infatti, continua ogni giorno tramite la trasmissione e vuole porre l’attenzione sugli sprechi non solo energetici, ma anche alimentari e di risorse che si verificano nella nostra quotidianità. Aderire all’iniziativa significa prendere consapevolezza di questo e continuare durante l’anno a impegnarsi per il bene della collettività e del pianeta.

#CondiVivere: azioni virtuose per mettere in moto la sostenibilità

L’edizione 2014 di M’illumino di Meno si arricchisce con CondiVivere che invita tutti a compiere azioni virtuose, come ad esempio partecipare a una cena collettiva nel proprio condominio, offrire un passaggio ai colleghi, aprire la propria wi-fi ai vicini in modo che il gesto di condivisione sia un motore di socialità.
Anche il mondo della scuola e dell’infanzia saranno coinvolti grazie a eventi che sportivi che invitino a muoversi senza inquinare.
Ogni anno quest’appuntamento raccoglie tantissimi partecipanti, e cresce in modo straordinario diventando una festa diffusa, per questo gli organizzatori stanno portando avanti la proposta di istituire la Giornata Nazionale del Risparmio energetico e degli Stili di vita sostenibili.



Aderire a M'Illumino di Meno: come fare?


Vuoi aderire a M’illumino di Meno? Collegati al sito ufficiale e scopri tutte le iniziative, ricordati di spegnere le luci il 24 febbraio dalle 18.00 alle 20.00 e di fortificare il tuo impegno verso una vita più ecologica e sostenibile dando risalto all’iniziativa, facendo azioni concrete a contro gli sprechi, che coinvolgano chi ti sta attorno.  Accendi l’energia della condivisione per un vero cambiamento.

Racconta il tuo #condiVivo usando l’hashtag sui social e sul sito #MilluminoDiMeno.


Ecco un piccolo elenco di azioni che puoi fare pensato da ecodellecologia.it per questa giornata:
Il 24 febbraio è la festa del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.
  • Spegniamo le luci e accendiamo l’energia della condivisione.
  • Usa i mezzi pubblici, la bici o condividi la tua auto per andare al lavoro
  • Condividi un oggetto, elettrodomestico con i tuoi amici o vicini di casa
  • Apri le porte di casa tua condividendo la cena, potrete cucinare insieme e mangiare a lume di candela.
  • Metti a servizio di qualcuno quello che sai fare, aiutalo, consiglialo, porta il messaggio della sostenibilità a chi ti sta attorno.
  • Condividi cultura o informazione, scambia libri, riviste articoli.
  • Condividi il tuo tempo con chi ne ha bisogno
  • Organizza uno swap party e scambia con le amiche vestiti, giocattoli e oggetti.


Buona Festa del Risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili a tutti!

M'illumino di Meno 2017 - ecodellecologia.it

martedì 10 gennaio 2017

Pulizie ecologiche con ingredienti naturali

detergenti naturali fai da te
Pulizie ecologiche per una casa splendente naturalmente

Tenere la casa pulita è un’operazione spesso difficile soprattutto se si ha poco tempo, ma anche dispendiosa. Esistono in commercio tanti detergenti specifici per le diverse superfici che sommati tra loro possono gravare sul budget domestico. Inoltre molte delle sostanze contenute nei detergenti in commercio come profumi, acidi e polveri possono essere nocive se inalate, e tossiche se ingerite oltre ad essere inquinanti per l’ambiente.
Esiste però il modo di fare le pulizie in maniera naturale e sostenibile, grazie ai consigli delle nonne possiamo usare pochi semplici ingredienti che trovate in dispensa, igienizzare, detergere, sgrassare e profumare la cucina e il bagno.

Gli ingredienti per realizzare detergenti ecologici sono pochi ma efficaci, che vi faranno risparmiare tempo, fatica e denaro. Avere una casa pulita in maniera naturale è facile e a volte divertente.

Detergente per specchi e rubinetti anticalcare fai da te

pulizie ecologiche
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Il nemico numero uno per i nostri rubinetti del bagno e della cucina è sicuramente il calcare, quella patina bianca che si forma al passaggio dell’acqua visibile dall’esterno, e ancora più insidiosa all’interno di filtri e tubi. Capita a volte, soprattutto in zone dove la durezza dell’acqua è maggiore, che l'acqua non sgorghi facilmente.  Bastano pochi ingredienti per eliminare aloni e impurità e liberare filtri e doccioni incrostati.
L’alleato naturale contro il calcare è l’aceto, che grazie al suo ph è in grado di scioglierlo. Un trucco furbo e collaudato è quello di riempire un sacchetto di plastica con aceto di vino bianco e poca acqua e legarlo al rubinetto con un elastico. Questo è utile per filtri troppo incrostati, difficili da smontare. Lasciando agire l’aceto potrete facilmente eliminare il calcare, svitare i rubinetto o il doccione e immergere le parti mobili per una pulizia più approfondita.

Specchi lucenti con alcool o con il tè

Per pulire gli specchi o i vetri in modo naturale provate una miscela di infuso di tè con qualche goccia di limone. Vi basterà spruzzare il liquido sulle superfici con un panno in microfibra e asciugare con carta di giornale per un effetto ancora più brillante. Per chi non teme gli odori forti invece e ha vetri troppo sporchi e ingrassati è possibile utilizzare anche l’alcool puro o diluito con poca acqua, un ottimo detergente e igienizzante multiuso anche per le superfici in marmo e pietra.

Aceto al posto del brillantante per stoviglie lucenti e profumate

pulizie con l'aceto
Brillantante naturale

L’aceto può essere usato davvero in mille modi, ve ne avevamo elencati alcuni nell’articolo che trovate a questo link. Per stoviglie brillanti, profumate e igienizzate, infatti, potete sostituire il brillantante tradizionale con aceto di mele o di vino bianco. Un’idea semplice ma efficace che vi farà risparmiare anche molti soldi.

Pasta pulente al bicarbonato e limone


Il detergente fai da te ecologico più amato e versatile è sicuramente la pasta al bicarbonato e limone, di cui esistono anche delle varianti in commercio già pronte all’uso (sicuramente più costose). La pasta pulente al bicarbonato è facile da realizzare e può essere utilizzata per pulire sia le pentole in metallo o in acciaio incrostate o annerite, sia l’ottone, sia le superfici in ceramica, persino i gioielli e le maniglie.
Create la pasta pulente al bicarbonato e limone mescolando 5 cucchiai abbondanti di bicarbonato, il succo di un limone, un centimetro di sapone di Marsiglia grattugiato. Unite gli ingredienti in un barattolo creando una pasta densa, può essere utile sciogliere il sapone di Marsiglia prima a bagnomaria o con poca acqua per mescolare meglio gli ingredienti. Una variante profumata prevede l’utilizzo di alcune gocce di olio essenziale al limone, oppure la buccia dell’agrume privo della parte bianca frullato.
Facendo queste dosi potrete conservarla all’interno di un vasetto e utilizzarla molte volte, lasciando evaporare il composto per alcuni giorni in modo che si secchi leggermente, e conservarlo con il tappo chiuso per alcuni mesi. Grazie a una spugna inumidita prelevate poco prodotto per volta, strofinatelo sulla superficie da lavare e lasciate agire la pasta pulente per qualche minuto prima di rimuoverla con una spugnetta. Il risciacquo in questo caso è necessario per eliminare eventuale residuo di bicarbonato.
Questa pasta è utile anche per pulire il forno e tutti gli lucidare oggetti in ottone e metallo, lavare e scrostare i fornelli della cucina e le piastre in modo naturale ed efficace.


Igienizzante per wc ecologico

detergenti ecologici fai da te
Igiene e deodorante per il bagno

Sempre il bicarbonato e il limone sono alla base delle capsule igienizzanti per il wc fai da te. Unite a 6 cucchiai di bicarbonato 3 di sale e il succo di un limone (in alternativa per chi lo ha dell’acido citrico in polvere), a cui aggiungere anche qualche goccia di sapone per i piatti.
Compattate la mistura in piccole palline o conservare la polvere in un barattolo chiuso. Potrete usare una capsula igienizzante buttandola nel wc per una pulizia veloce, lasciarla agire e poi procedere con il risciacquo più approfondito.


 Speriamo che questi suggerimenti per creare detergenti ecologici a casa vi sia utile. Se provate nuove ricette o avete altri consigli scriveteci via mail o in un commento qui sotto.



lunedì 9 gennaio 2017

Tiny Leaf: il ristorante zero sprechi di Londra

Tiny Leaf _ Ristorante zero waste a Londra
Trasformare gli scarti alimentari in menù salutari - Fonte Tiny Leaf

È nato a Londra all'inizio di gennaio, Tiny Leaf il ristorante che sfrutta gli scarti alimentari di frutta e verdura per farne piatti prelibati e soprattutto salutari. 
I due fondatori Alice Gilsenan e Justin Horne, hanno stretto un accordo con la catena di supermercati bio britannici Planet Organic, che consegna loro ogni giorno gratuitamente frutta e verdura in eccesso. Ogni giorno questi scarti alimentari, sempre diversi in base alla disponibilità e l’esubero di quello che è rimasto invenduto, vengono trasformati in menù veg e venduti presso il ristorante aperto all’interno del Mercato Metropolitano, il fortunato esperimento di spazio polifunzionale, realizzato con materiali di recupero partito da Milano due anni fa, trasferito a Torino e poi a New York.

Tiny Leaf _ Ristorante zero waste a Londra
Tiny Leaf _ Ristorante zero waste a Londra 

Il cibo considerato per molti spazzatura diventa una risorsa, qualcosa di appetitoso e sano da proporre ai propri clienti, non solo la classe media, ma anche a tutti quelli che sono disposti a spendere per cibo genuino. Una missione che vuole inoltre sensibilizzare le persone a un approccio più consapevole nei confronti del cibo, come ricchezza che va preservata, valorizzata e non sprecata.

Il ristorante ha deciso inoltre di servire le proprie pietanze in piatti e stoviglie biodegradabili al 100% perché vegetali.  Ma il progetto non si esaurisce qui, infatti i fondatori hanno lanciato una campagna di crowdfounding su Seedrs per aprire il primo ristorante permanente a Londra, infatti quello del Mercato Metropolitano è solo un’avventura temporanea.

Un ristorante sostenibile autosufficiente, che vuole combattere gli sprechi alimentari, e che offra ai propri ospiti cibi biologici, frutto di coltivazioni idroponiche è il sogno che vuole perseguire Tiny Leaf, e che speriamo si realizzi e prenda piede anche in altri posti nel mondo.

Maggiori informazioni a questo link


Foto dalla pagina Facebook di Tiny Leaf.

domenica 8 gennaio 2017

Ricette detox di stagione: i carciofi

ricetta carciofi

Dopo le feste e le grandi abbuffate del periodo il nostro corpo ha bisogno i disintossicarsi con dei piatti più leggeri. 
Il mese di gennaio regala alle nostre tavole una verdura di stagione preziosa per il nostro organismo, il carciofo, dalle proprietà disintossicanti e purificanti soprattutto per il fegato.

Le ricette con i carciofi sono tantissime e variano di regione in regione, da sud al nord  Italia, così come anche le varietà che popolano i nostri mercati, dai carciofi mammola senza spine tondi tipici laziali, a quelli toscani più piccoli, fino ai saporiti ma molto spinosi carciofi sardi.

Come pulire i carciofi

ricetta carciofi
Come pulire i carciofi

Pulire i carciofi può essere un’operazione antipatica soprattutto quando si maneggiano le varietà più spinose, infatti, le spine, una protezione naturale della pianta si trovano sia all’esterno e in alcuni casi anche all’interno più sottili e trasparenti. Per pulire un carciofo senza pungersi basterà adottare alcuni accorgimenti, ad esempio adoperare dei guanti spessi, per evitare anche di macchiarsi le mani di nero, sostanza rilasciata dai carciofi che tende a ossidarli, un coltellino affilato, e un pelapatate.

Utile anche una bacinella di acqua e limone abbondante, per immergerli ed evitare appunto l’annerimento. Tagliate le foglie esterne più grosse e coriacee, partendo dalla base fino all’estremità, eliminate la barbetta esterna, a volte filamentosa e amara, sfilate le foglioline esterne più dure e infine, pulite il gambo, ottimo da mangiare anche crudo con l’aiuto di un pelapatate, per eliminare la parte esterna.

Ma cosa fare dello scarto e delle foglie più dure? Ci sono alcune ricette zero sprechi per sfruttare al meglio tutto il carciofo, senza buttare nulla. Eccone alcune.

Decotto di carciofo

decotto detox carciofi
Il decotto di carciofo è molto purificante 

Con le foglie esterne ben lavate e i filamenti dei gambi, possiamo fare un decotto di carciofo, da bere come digestivo a fine pasto. Basterà immergere in acqua calda gli scarti della pulitura del carciofo, lasciare bollire per 10 minuti, spegnere la fiamma e inserire all’interno un po’ di scorza di arancia biologica. Lasciare intiepidire e filtrare il tutto in un colino.  La bevanda detox al carciofo è molto amara, potrete dolcificare a piacere e aggiungere un’arancia spremuta, sorseggiandolo tiepido o fresco. Il decotto si conserva in frigo per alcuni giorni.

Salsa alle foglie di carciofo

cucinare i carciofi
Salsa ai carciofi - una ricetta di recupero sfiziosa

Nel caso vi siano avanzate delle foglie un po’ dure di carciofo potrete usarle per realizzare una salsa da accompagnare con dei crostini oppure per condire riso o pasta.
Dopo aver eliminato con cura le spine e lavato accuratamente le foglie, fatele rosolare con aglio e olio in una padella. Aggiungete un po’ di acqua salata o brodo vegetale e lasciate cuocere per alcuni minuti. Una volta cotte le foglie togliete l’aglio, aggiungete a piacere prezzemolo fresco e frullate il tutto con l’aiuto di un mixer o frullatore a immersione. La vostra salsa di carciofi può essere arricchita con ricotta o formaggio morbido.

Carciofi arrosto

Uno dei modi per cucinare i carciofi e buttare via il meno possibile è quello di montarli sommariamente e cuocerli al forno interi. Potrete spennellarli con aglio tritato e olio a metà cottura, o cuocerli al cartoccio. Una volta cotti il commensale provvederà a sfogliarli da sé. Questa ricetta prevede l’utilizzo di carciofi tondi romani, quelli più teneri e poveri di spine.


Sbizzarritevi con tante ricette con i carciofi, cucinandoli come vi piace, facendone risotti, contorni caldi o freddi, oppure preparando insalate di carciofi crudi ricche di vitamine, utili per affrontare al meglio questa stagione.

sabato 7 gennaio 2017

Svezia: Meno tasse a chi sceglie di riparare e riciclare

In Svezia chi ripara pagherà meno tasse

Frigoriferi, televisori, lavatrici ma anche biciclette e altri oggetti di uso comune: la nuova proposta che sarà presentata dalla coalizione verde al Parlamento Svedese, prevede di tagliare l’aliquota Iva dal 25 al 12% per chi sceglie di riparare  elettrodomestici e oggetti di uso comune al posto comprare nuovi prodotti.
La proposta parlamentare svedese potrebbe abbassare notevolmente i costi per i cittadini, e segna una vera svolta verso il consumo consapevole, il cambiamento di mentalità e un maggior rispetto ambientale, incentivando anche il lavoro di artigiani specializzati.

riparare le scarpe
Anche le scarpe e i vestiti, chi ripara risparmia su tasse e costi.

Riciclare e riparare abbassando i consumi e aumentando i posti di lavoro


Gli oggetti potrebbero durare di più se riparati opportunamente e se i costi di riparazione diventassero più convenienti rispetto all’acquisto di nuovi oggetti ed elettrodomestici.

Riparare significa anche meno inquinamento, meno spreco di materiali e risorse, un messaggio di civiltà e di responsabilità ambientale e sociale molto forte, da prendere ad esempio.
Un circolo virtuoso che tocca tantissimi aspetti e soggetti, che porta a una nuovo approccio con ricadute positive a tutti i livelli.



La Svezia ha deciso da tempo di investire in fonti di energia rinnovabile, e dal 1990 ha inoltre tagliato le sue emissioni annue di anidride carbonica del 23%.

Riciclo, consumo consapevole, energia pulita, ma anche mobilità sostenibile il tutto supportato da una politica attenta ai cittadini e alle loro finanze, che sia questa la ricetta vincente per un mondo più equo, sano e pulito?


Che ne pensate? Vi piacerebbe che anche in Italia ci siano queste iniziative?

giovedì 5 gennaio 2017

Come utilizzare il panettone avanzato



ricette panettone avanzato

Le feste sono agli sgoccioli, molti di noi hanno già iniziato la dieta, altri si sono dati ancora un po’ di tempo per godersi le prelibatezze di stagione, ma anche per smaltire gli avanzi di casa, tra questi quelli di pandoro e panettone.
Lo sapevate che il panettone ha una scadenza molto lunga? In alcuni casi anche 4-6 mesi dopo il Natale, questo cambia se la confezione è già aperta. Dato che buttare via questi prodotti è un peccato ecco qualche idea per riciclare il panettone o il pandoro in maniera sfiziosa, ma non certo dietetica, tranne in alcuni casi.


Panettone tostato a colazione

ricetta panettone avanzato
Panettone tostato per colazione

La prima idea su come utilizzare il panettone avanzato è davvero semplice, la più semplice e la più genuina. Grazie al suo contenuto di uova, uvetta e burro il panettone è un dolce ricco e nutriente, meglio consumarlo con moderazione, magari a colazione e tostato. Vi basterà tagliare a fettine di uno o due centimetri il panettone, tostarlo al forno sul grill, oppure nel tostapane o sulla piastra. Una vota dorato sarà perfetto da accompagnare al caffè o al cappuccino.

Tiramisù al panettone

ricette panettone avanzato
Tiramisù al panettone o pandoro con yogurt greco

Il vostro panettone avanzato è già a fette, o in piccoli pezzi? Il modo più semplice per usarlo è quello di realizzare un tiramisù di panettone con yogurt greco, una variante più salutare al classico al mascarpone.
Vi serviranno delle coppette o dei barattolini in vetro recuperati con o senza coperchio, il panettone tagliato a dadini, yogurt greco 0% di grassi, quello più compatto da dolcificare leggermente con agave o miele, caffè, cioccolato in scaglie.
Mettete sul fondo del barattolo il panettone, bagnatelo con il caffè, ricoprite con la crema di yogurt leggermente dolcificata, procedete con un altro strato e chiudete con qualche scaglia di cioccolato. Lasciate riposare in frigo per almeno 2 orette.
(Trattandosi di una ricetta di recupero, non possiamo dare le dosi esatte, ma potrete adattarle a quello che avete: su 100 grammi di panettone una pari quantità di yogurt e un terzo di caffè circa).

Cake pops al panettone

ricette panettone avanzi natale
Ricetta per cake pops di panettone

Volete un modo originale per utilizzare il panettone avanzato, stupire gli ospiti o renderlo più appetibile per i bimbi, allora i cake pops al panettone fanno per voi! I cake pops sono delle palline di torta tenuta insieme da marmellata o crema, ricoperti di cioccolata e glassa da servire su uno stecco.
In questo caso noi utilizzeremo il panettone al posto della torta o pandispagna oppure del pandoro.
Tagliate il panettore o pandoro a piccoli pezzi mettetelo in una ciotola ampia, mescolate un po’ di latte, quanto basta per ammorbidirlo. Aggiungete della marmellata di arancia o albicocca, (andrà bene quella che avete in casa). Formate delle palline di 4 centimetri di diametro, aiutandovi con un cucchiaio.
Mettete le palline in frigo o freezer per 2 ore, in modo che siano belle compatte. Preparate del cioccolato fuso, bianco, al latte o fondente a piacere. Estraete le palline di panettone dal frigo.
Munitevi di bastoncini per dolci o stecchi grossi tagliati a misura, immergete l’estremità nel cioccolato fuso e poi inseriteli nelle palline. Immergete la palline di panettone nel cioccolato per ricoprirli, e lasciate solidificare il cioccolato leggermente. Potete guarnire con zuccherini colorati, granella di nocciole o mandorle, o cioccolato a fili. Leggi le altre ricette per gli avanzi di panettone.

Sformatino di panettone alla crema all'arancia

riciclare pandoro
Sformatino al pandoro e crema all'arancia

Un altro modo per riciclare il pandoro avanzato, è quello di create dei piccoli sformatini, da servire caldi a colazione o come dessert.
Per questa preparazione ci servirà della crema all'arancia, fatta con mezzo litro di latte caldo, un tuolo d’uovo, due cucchiai di zucchero, due di farina e scorza di un'arancia grattugiata.
Far bollire il latte in un pentolino, mentre in un’altra ciotola mischiate tuorlo d’uovo con farina e zucchero. Mescolate e versate il latte caldo continuando a mescolare. Profumate con le scorze del limone o arancia, trasferite la crema liquida nel pentolino e riportate a bollore girando fino a quando non otterrete la consistenza desiderata.
Una volta preparata la crema all'arancia, tagliate del panettone a dadini o il pandoro avanzato, mischiatela alla crema e dividete il composto in pirottini per muffin o piccole tegliette da forno. Fate cuocere per 20 minuti a 190 gradi in forno.  Servite gli sformatini di panettone avanzato tiepidi con un po’ di crema  e scagliette di arancia e cioccolato.


Speriamo che queste ricette di recupero vi siano piaciute, se le provate lasciate un commento o scriveteci i vostri suggerimenti e impressioni.


Le immagini sono puramente a scopo rappresentativo.
 

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