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mercoledì 30 novembre 2011

Cucinare nella lavastoviglie: Pazzia o innovazione?

Libro Cucinare in lavastoviglie di Lisa Casali

Di questo rivoluzionario metodo di cottura a bassa temperatura si è parlato molto. Per chi non ne avesse mai sentito parlare ecco in breve di cosa si tratta.
Il calore sviluppato da un ciclo di lavaggio in lavastoviglie può essere utilizzato per cuocere i cibi, basterà munirsi di contenitore in vetro a tenuta stagna, sacchetti ermetici per alimenti e il gioco è fatto! Ogni ciclo di lavaggio una ricetta in base alla temperatura sviluppata dall’elettrodomestico. Ingegnoso vero?

Sfruttare in modo intelligente l’energia e cucinare in maniera sostenibile. I vantaggi sarebbero anche dal punto di vista nutritivo, una temperatura minore conserva tutte le proprietà dei cibi, vitamine, sali minerali, proteine.
Lisa Casali ha scritto un libro che sarà presentato domani allo spazio Valcucine di Milano, il titolo: “Cucinare in lavastoviglie”. Gusto, sostenibilità erisparmio con un metodo rivoluzionario.
Il volume è un vero e proprio manuale per imparare l’arte della cottura in lavastoviglie, 15 menù suddivisi per cicli di lavaggio, pietanze sopraffine dall’antipasto al dolce.
Barattolo ermetico in vetro.
Avevamo accennato qualche informazione su questa tecnica in occasione dell’incontro tenuto a Kuminda alla Cascina Cuccagna, non avevamo approfondito l’argomento anche se da subito curiosità e tanta perplessità ci accompagnava.
Abbiamo provato a cercare notizie e testimonianze e trarre le nostre personali considerazioni.

Qualche perplessità
Ma i cibi cotti a bassa temperatura, ad esempio carne e pesce, sono sicuri? Il detergente non contamina il sapore? Per quante persone posso cucinare? Che reale risparmio si ottiene?
Diciamo che le domande in merito sono tante, considerando la nostra famiglia di 3-4 persone, cucinare con questo metodo ci sembra una missione impossibile perche?
  1. Utilizziamo la lavastoviglie sempre a pieno carico.
  2. Preferiamo il ciclo di lavaggio ecologico, temperatura bassa.
  3. Mettiamo in azione l’elettrodomestico di sera e nelle fasce consigliate.
Questi 3 fattori compromettono la sperimentazione, perché o riempiamo la lavastoviglie di piatti o di barattoli con le leccornie e poi dovremo cenare molto tardi.

La nostra ricetta
Diciamo che per ora pensiamo che la cottura di questo tipo sia adatta solo in un caso, a lavastoviglie spenta possiamo infilare furtivamente un barattolino con qualche quadratino di cioccolato, un biscotto sbriciolato, un po’ di latte. Alla fine non avrete un menù a 5 stelle ma uno spuntino goloso sì!
Per gli altri dubbi, e le domande invitiamo ad assistere all’evento di domani.

Ecco tutti i riferimenti:
Giovedì 1 dicembre 2011 ore 19.00
Eco Bookshop Valcucine,
Corso Garibaldi 99, Milano.

Fateci sapere le vostre opinioni e se avete provato qualche ricetta!!

domenica 20 novembre 2011

Comportamenti ecosostenibili: Vince la raccolta differenziata


Vi avevamo posto una domanda: "Quale comportamento ecosostenibile ti rispecchia di più?" Ecco cosa avete risposto:
Raccolta differenziata: ogni scarto è un tesoro              
   64%
Fai da te: per il cibo e oggetti
   32%
Acquisti consapevoli: leggiamo l'etichetta
   48%
Mobilità: più mezzi pubblici meno auto
   29%


Il nostro primo sondaggio si è concluso ormai da 10 giorni, serviva per capire quali sono le vostre abitudini e quali comportamenti sentite più vostri.
Inutile dire che la raccolta differenziata sia il gesto più sentito, il primo da cui partire per iniziare un impegno e un nuovo stile di vita più consapevole e rispettoso dell’ambiente.
Come detto nell’articolo dedicato all’iniziativa: “Raccolta10+” i dati relativi alla differenziata sono buoni e i cittadini rispondono con un impegno serio e concreto, è importante però imparare a dividere correttamente i rifiuti per dare il massimo da questi piccoli gesti. Questa guida può dare un aiuto in più, consultiamo anche il sito Dove lo butto? ed esercitiamoci con il loro divertente quiz!

Al secondo posto della classifica la lettura dell’etichetta, la provenienza dei cibi, gli ingredienti, le modalità di produzione e soprattutto la sperimentazione su animali sono elementi su cui porre massima attenzione. Con il post “Impariamo a leggere l’INCI” speriamo di aver dato un aiuto iniziale per inoltrarci nel complesso mondo delle etichette. Speriamo che presto il progetto di Etichetta Etica sia adottato da maggior aziende possibili e non si a solo facoltativa!

La terza scelta è stata l’autoproduzione di cibo e oggetti, l’articolo sul gelato senza gelatiera e lo yogurt fai da te sono stati molto apprezzati, preparatevi a una valanga d’idee per un Natale all’insegna dell’homemade e del riciclo creativo. L’autoproduzione è essenziale, riduce gli sprechi e ci fa riscoprire il piacere dei piccoli gesti.
Ultimo posto purtroppo è ricoperto dalla mobilità. Ridurre l’uso della macchina è un comportamento difficile da digerire, domani domenica 20 novembre in molte città ci sarà il blocco della circolazione delle auto. Potremo approfittare per godere della città a piedi, in bici o dal finestrino di un tram.
Andare al lavoro con i mezzi in città come Milano ad esempio è davvero una lotta, tra scioperi, ritardi e affollamento.  Impegniamoci attivamente, proponiamo ai sindaci e alle società di gestione idee attuabili, facciamo reclami sui ritardi, se siamo in tanti, ci ascolteranno, il parere e la coscienza civile sono importanti per il bene di tutti.

Oggi si apre la Settimana Europea della riduzione dei rifiuti "Porta la Sporta" propone molte iniziative per sensibilizzare ed educare. Facciamo la nostra parte limitando l’uso d’imballaggi in plastica e prodotti usa e getta, usiamo i detersivi alla spina, piatti e posate in plastica addio! Il cambiamento non è più rimandabile!

Grazie ancora a tutti i votanti, vi aspettiamo per i prossimi sondaggi, la vostra opinione è importante, per questo se avete proposte o idee, come sempre sono le ben accette!!!

venerdì 18 novembre 2011

EcoCabaret: parlare d'ambiente con il sorriso


La raccolta differenziata, energie alternative, sfruttamento responsabile delle risorse, ma anche il buco nell’ozono, le alluvioni e le carestie. Temi seri, trattati ormai da molti canali, argomenti abusati diventati purtroppo quasi una moda?
Il primo passo per cambiare le cose, invertire realmente la tendenza e risanare il nostro pianeta è la conoscenza dei problemi, la ricerca e l’adozione di soluzioni vincenti che partono prima di tutto da noi.
Quale strumento vincente se non l’ironia per sensibilizzare in maniera fresca e intelligente il pubblico?
Questo si propone la compagnia SeriamenteComici con il loro EcoCabaret. Uno spettacolo divertente per raccontare in maniera semiseria gli usi e i malcostumi degli italiani.

Sketch, battute divertenti e canzoni; pretesti per strappare una risata e far riflettere, coinvolgendo il pubblico in maniera nuova.
 Finalmente un modo originale per parlare di riduzione di consumi, riciclo, ma anche dei valori di civiltà, tolleranza e solidarietà, “qualità che oggi sembrano sempre più caratteristiche esclusive dei Supereroi”.

Gli ambientArtisti, paladini di giusti insegnamenti, sono diretti da Eugenio Chiocchi, capocomico e ideatore insieme a Enzo Argante di questo progetto.

La compagnia propone due tipi di spettacolo: Ambientiamoci, dedicato ai bambini e i ragazzi delle elementari e medie, un progetto didattico per educare e formare le nuove generazioni “mettendo le basi per un corretto comportamento ecosostenibile”.

Differenziamoci rivolto ad adulti e aziende, un atto unico esilarante che sviscera con il linguaggio del cabaret temi come la tutela delle risorse naturali, il consumo idrico, energetico, il rapporto con i rifiuti e molto altro. Un gioco che tiene conto dei numeri e dei dati reali, per informare divertendo.

Ecco un esempio offerto dalla compagnia di EcoCabaret:

Mettiamo che un rubinetto perda 90 gocce al minuto; facciamo qualche calcolo e scopriamo che sono 4000 litri di acqua sprecata all’anno. Sai quante persone disseti con 4000 litri di acqua? Un idraulico può salvare la vita a 10 persone in Africa!
Sarà per questo che si fanno pagare in nero?

Se vi è piaciuto questo piccolo assaggio, EcoCabaret - SeriamenteComici vi aspettano stasera 18 novembre e sabato 19 novembre con due spettacoli gratuiti.

Un occasione imperdibile per trascorrere una serata diversa in compagnia dei bravissimi AmbientArtisti.

Vi invitiamo a visitare il sito ufficiale a questo indirizzo www.ecocabaret.it troverete tutte le informazioni necessarie, avrete modo di conoscere gli artisti della compagnia, la storia e ogni dettaglio del progetto.

Informazioni sono disponibili anche sulla loro pagina facebook!

Segnate le date:

  • Venerdì 18 novembre ore 21:00 al Teatro Sala Consiliare di Pioltello, Via Cattaneo, 1
  • Sabato 19 novembre ore 21:00 Auditorum via Roma a Gorgonzola


Spargete la voce!!! 

mercoledì 16 novembre 2011

Composta di melacotogna: rimedio contro la tosse

Melacotogna o peracotogna? Foto: loscirocco.it


Ecco un rimedio della tradizione per alleviare tosse e mal di gola:  la composta d melacotogna.
Ibrido tra pera e mela, originaria dell’Asia Minore, in antichità veniva indicata come l’emblema di Venere.
Molti non sanno che la forma bitorzoluta può essere tondeggiante o allungata, se più allungata si tratta di pericotogni.
La sua polpa è acidula, allappa se non matura, la consistenza è fibrosa e compatta per questo si presta di più a essere cotta.
Ricca di peptina come la mela, i suoi semi mucillagginosi sono un toccasana per le rughe.
Mai fare il decotto di foglie perché tossico!
Le proprietà della sua polpa sono numerose,oltre a sciogliere la tosse, lenire e addolcire la gola, è lassativa, aiuta il transito intestinale se cotta, astringente se cruda, inoltre è un ricostituente perché ricca di zuccheri e vitamina c.

Ecco la ricetta:

  • 500 gr melecotogne 
  • 180 gr zucchero anche grezzo
  • un bicchiere e mezzo d'acqua
    succo di mezzo limone

1)      Sbucciate le mele e tagliatele a pezzettini, potete tenere il torsolo per cuocerlo insieme. 
2)      Mettete a bollire l’acqua e il limone in una casseruola profenda, unite lo zucchero per fare il caramello. 
3)  Ponete nella casseruola le mele  e lasciate cuocere il tutto fino a quando i frutti non si siano ridotti in poltiglia.
4)   Preparate un vasetto con tappo ermetico, fatelo bollire sterilizzandolo, versate il composto di mele ancora caldo e chiudete subito il barattolo. 
5)      Riportate in ebollizione il barattolo riempito e poi lasciate raffreddate per creare il sottovuoto.

Uno o due cucchiaini all’occorrenza alleviano i malanni di stagione e danno energie gustose a grandi e piccoli.

giovedì 10 novembre 2011

Impariamo a leggere l'inci: cosa si nasconde dentro il tubetto?

cosmetici - leggere inci


Petrolati, siliconi, coloranti, conservanti, agenti schiumogeni sono tantissime le sostanze dentro un piccolo barattolo, molte di esse non solo sono inutili per il nostro benessere ma addirittura dannose.
I prodotti cosmetici, i detergenti, le creme e perfino i dentifrici nascondono "segreti" incredibili, anche se scritti sull'etichetta, il problema: riuscire a decifrare ciò che è celato dietro nomi strani e sigle, perché la prima difesa della nostra pelle è imparare a leggere l’INCI ovvero l’elenco delle sostanze presenti nei prodotti. 


Ricordiamoci inoltre che queste sostanze non fanno male solo a noi ma soprattutto all’ambiente, inquinano perché disciolte nell’acqua, nell’aria, disperse sotto forma d’involucri e contenitori.
La regola numero uno, che ci salva in moltissime occasioni, è che il nome, l’immagine e la pubblicità spesso non dicono la verità, non lasciamoci ingannare dai titoli che contengono parole come “natura”, “bio” o “organico” possono rivelarsi veri e propri specchietti per le allodole, delle “sole” a volte persino molto costose.


Armatevi di santa pazienza e consultate il biodizionario, uno strumento in grado di aiutarci a riconoscere cosa si nasconde dietro la dicitura, i numeri e le lettere. Basta digitare il nome o il codice dell’ingrediente per scoprire se è naturale, chimico, dannoso o meno. Come il semaforo: se è verde va bene, giallo passabile, rosso da evitare.
 Bollini biodizionario.

Altro trucco è guardare l’ordine in cui l’ingrediente e messo: se in etichetta c’è scritto che lo shampoo è all'ortica ma l’ortica non è indicata o è all’ultimo posto in fondo all'elenco, l’unica sicurezza è che di ortica non vi è traccia in quel tubetto.
La rete offre tantissimi punti di riferimento e guide per aiutare i consumatori: saicosatispalmi, Carlita dolce, promiseland, l'angolo di Lola sono alleati preziosi per imparare l’arte della lettura dell’inci.
Una volta individuate le sostanze sicuramente da evitare potrete affermare quasi con certezza da quale prodotto stare alla larga, spargete il verbo e mettete in guardia parenti e amici, facciamo aprire gli occhi a chi ha sempre speso tanti soldi per prodotti davvero scadenti.

Per iniziare ecco un piccolo vademecum di sostanze a cui dire BASTA:

  • Petrolatum, paraffinum liquidum derivati dal petrolio, nemici della pelle perché non lasciano traspirare l’epidermide, la inaridisce contrastando la naturale idratazione, danno l’illusione di liscezza e morbidezza, in realtà sono solo apparenza e ostruiscono i pori. I derivati del petrolio sono ovunque purtroppo, creme per il viso, oli per il corpo, balsami per capelli e persino per prodotti per le labbra chiamati erroneamente burro cacao, che di burro cacao non hanno nessuna traccia.
  • Le sostanze che finiscono in  - one, altro non sono che siliconi, il balsamo per i capelli è un esempio tra tutti. Chioma morbida e districabile grazie a sostanze che seccano il fusto e appesantiscono il capello.
  • Methyl, Propyl, Butyl, Ethyl Paraben: I parabeni sono conservanti che possono creare reazioni allergiche inaspettate.
  • Tea e Dea:  le due sorelle cattive. Diethanolamine (DEA), Triethanolamine (TEA) emulsionanti o agenti schiumogeni in saponi e shampoo, causa occhi irritati e pelle secca desquamata.
  • Sodium Lauryl/Laureth Sulfate, sono sostanze tensioattive contenute nei più comuni prodotti lavanti per i capelli, molto aggressive se non bilanciate adeguatamente con altre sostanze, depauperano lo strato lipidico della cute a tal punto da seccarlo e irritarlo, altro che forfora!
  • Parfum: profumo sì, ma sintetico.  Crea allergie e rush cutanei, perfettamente inutile in molti casi, ben inserito in tanti prodotti pseudo naturali.
  • Tetrasodium EDTA sostanza molto inquinante per i mari, la fauna e la flora.
  • E 211 sodio benzoato e molti altri ingredienti con la lettera E seguita da una sigla numerica; sono additivi. Nei dentifrici comuni, anche delle marche più prestigiose possono essere tantissimi, evitarli è possibile grazie dentifrici alternativi in vendita anche nei supermercati, perché usarli allora?
  • Colore 42090 è un esempio di colorante sintetico, usato per rendere più gradevole il prodotto alla vista e invogliare il consumatore, del tutto accessorio.


Questa è una piccolissima guida per districarsi in un mondo molto ampio, come sempre la conoscenza e l’approfondimento aiuta noi e l’ambiente.

Ci vuole buon senso e molta pazienza, ricordiamoci inoltre che leggere l’etichetta è importante non solo per i cosmetici ma anche per gli ingredienti dei cibi, le insidie si annidano anche in quello che mangiamo.

Quindi buona lettura a tutti!

venerdì 4 novembre 2011

Rimedi naturali ai malanni di stagione

Cagnolino malato: Foto google.


Lo sbalzo di temperatura, l’eccessivo caldo causato dai termosifoni, gli ambienti chiusi favoriscono il proliferare dei batteri e la diffusione dei virus. Il raffreddore, ma anche il mal di gola, il naso tappato, la congestione e la tosse sono malesseri tipici della stagione che si possono alleviare con sostanze naturali e rimedi home made tramandati dalla nonna.
Ovviamente questi suggerimenti non sono da intendersi come sostitutivi dei medicinali o del medico, per sintomi gravi, prolungati e febbre rivolgetevi al dottore!

Mal di gola: il mio punto debole da sempre, di solito ci sono alcuni rimedi che lo tengono a bada.
Il propoli è una sostanza miracolosa, un antibatterico naturale portentoso, questo prodotto delle meravigliose api può essere sciolto in soluzioni ed essere assunto sotto forma di gocce o di spray, io lo compro da produttori locali, in erboristeria e nei negozi naturali. Potrete trovare anche caramelle e pasticche edulcorate con il miele, più gradevoli per i piccini, anche se la sostanza pura è davvero più efficace.

Miele biologico: Foto google.
Se non avete il propoli potrete provare una ricetta a base di miele, questo preziosissimo alimento scioglie i bronchi, fluidifica aiuta anche a migliorare la tosse. Sciolto nel latte caldo o nel tè da tepore e sollievo.
Ecco una dritta di mamma Teresa: Sciogliete un cucchiaio di miele in una tazzina, aggiungete succo di limone, emulsionate bene e ponete in freezer per alcuni minuti. Il sollievo e la disinfezione della gola sono assicurati!
Salvia, basilico e cannella sono sostanze fenomenali per fare dei decotti e poi degli sciacqui o gargarismi. Per esempio mettete a bollire in mezzo litro di acqua un pugno di foglie di salvia, fate macerare, filtrare e poi aggiungete un cucchiaio di aceto di mele. Il decotto di salvia viene utilizzato per farne dei gargarismi rinfrescanti e disinfettanti. Si consiglia però di non ingerire. 
Basilico nel tè, cannella, pepe, bianco e miele nel latte invece possono essere bevuti senza problemi. 

 Lo zenzero candito può essere utilizzato al posto delle caramelle e delle pasticche, per un sollievo momentaneo anche fuori casa, io l’ho trovato nelle fiere di prodotti tipici, per farlo a casa provate questa ricetta.
La tosse grassa o secca provoca spesso notti insonni, uno dei rimedi naturali della nonna più frequenti, utile anche per liberare il naso e decongestionare i bronchi sono le frizioni con l’olio essenziale di eucalipto.
Poche gocce in un panno caldo posto sul petto, oppure miscelate con olio di mandorle e frizionate aiutano a dormire meglio.
L’uva viene considerata un ottimo mucolitico, gli acidi delle frutta e la sostanza zuccherina lubrifica e aiuta a fluidificare, da provare anche il decotto di anice per la tosse grassa.
Io preferisco una tisana di malva e tiglio, ricche di mucillagini con un po’ di miele, bevetene una tazza prima di dormire!


Il naso chiuso e la congestione possono degenerare in sinusite, assicuratevi il giusto grado di umidità nelle stanze dove soggiornate. Provate i fumi balsamici di eucalipto, menta piperita e rosmarino. Fate bollire sufficiente acqua e sciogliete 3 gocce per ogni olio essenziale, non superate le dosi e lavatevi bene le mani. Respirate il vapori stando sotto una coperta o un asciugamano per almeno 5 minuti. Lasciate la bacinella nella camera o mette il liquido nei deumidificatori a coccio del calorifero.

Vogliamo rimetterci in sesto? Alcuni cibi ci aiutano: kiwi, arance, mandarini, mirtilli sono carichi di vitamina C. L’Aglio (aimè per gli effetti collaterali) insieme al peperoncino aiutano a debellare i batteri.
Verdure come i cavoli, i broccoli e le verze sono altamente antiossidanti, preservano dai virus. Se avete purtroppo preso gli antibiotici o volete rinforzare il vostro sistema immunitario ricordatevi di fare il pieno di yogurt vero toccasana, provate a farlo a casa in poche mosse seguendo la nostra ricetta.

La natura ci aiuta a sentirci meglio, recuperiamo i rimedi antichi e ricordiamoci di prevenire con un’alimentazione corretta e ricca di vitamine per tutto l’anno.

Buona guarigione a tutti!

mercoledì 2 novembre 2011

Ricetta di recupero: Gnocchetti di pane

gnocchi di pane
gnocchi di pane raffermo - ricettedintorni.net


A chi non capita di avere in casa del pane raffermo? Con quello che costa questo alimento immancabile delle nostre tavole (a Milano addirittura 5 euro al Kg) sarebbe una pazzia non riutilizzarlo. Oltre a farne pan grattato per polpette e impanature possiamo realizzare gustosi gnocchi da condire a piacimento; dal burro e parmigiano, come in questa ricetta, al sugo di pomodoro o verdurine.

La ricetta è molto semplice si può fare in poco tempo e da molte soddisfazioni soprattutto se si pensa di aver portato a tavola un piatto originale, economico e della tradizione povera italiana.

Vediamo come prepararli, il peso degli ingredienti per la ricetta è indicativo perché dipende da quanto pane avete in casa.

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 gr di pane raffermo
  • 1 litro di latte
  • 200 gr di farina 00
  • 3 uova
  • 1 cucchiaio di formaggio grattugiato
  • noce moscata
  • sale e pepe qb


La prima operazione da fare e quella di far ammollare il pane raffermo nel latte, meglio se tiepido e non da frigo, per velocizzare l’operazione tagliate a pezzettini il pane e lasciatelo spugnare bene.


Gnocchi rigati -equilibrisersorialiblog.com
Una volta ben morbido strizzate il pane e mettetelo in una terrina, schiacciate con la forchetta per ridurlo in poltiglia, unite le uova intere, il formaggio, un goccio di olio, pepe, sale e la noce moscata per profumare.






A questo punto aggiungete farina finchè il composto non è sodo, pronto per formare gli gnocchi.
Sbizzarritevi con la fantasia, potete realizzare gnocchi più grandi con la forma allungata, gnocchetti piccoli come palline, oppure medi facendoli rotolare sui rebbi di una forchetta per dare la classica forma rigata.



L’importante è creare gnocchi di misura simile per avere una cottura ottimale. 
Bollite abbondante acqua salata e tuffate gli gnocchi, una volta saliti a galla scolate e fate saltare in 50 grammi di burro e 3 foglie d salvia fresca, un po' di grana per completare il tutto.
hai delle bucce di verdura? zucchine, patata e carota? Falle saltare con un po' di olio e aglio e potrai recuperare anche le bucce degli ortaggi per un sugo gustoso!

Una ricetta di recupero dal sapore antico e genuino, per riscoprire una cucina low cost che piacerà a tutti anche alle nonne!

 

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